mercoledì 8 luglio 2009

Situazione sul campo

Ieri sera ore 21:45 locali c'è stato un discorso televisivo di Ahmadinejad i cui contenuti non mi interessano. Ciò che mi interessa di più è la capacità di coordinamento del movimento e la sua rapidità. Come ho già detto, da fan di Marshall McLuhan, la cosa che mi interessa di più è l'interazione tra i nuovi media e il movimento.

Il discorso del presidente è stato reso noto dalla TV di stato intorno alle 20:00 ora locale. Immediatamente il sito FB di Moussavi (che però non è gestito da lui personalmente) ha richiesto ai sostenitori di intonare Allahu Akbar da tetti proprio a quell'ora.

Ma, ancora più interessante, nei commenti in risposta al dispaccio si è subito diffusa l'idea di attaccare tutti insieme a quell'ora elettrodomestici ad alto consumo (ferri da stiro, lavatrici, phon, forni elettrici) per mandare in tilt la rete elettrica di Teheran. Dato il brevissimo tempo a disposizione, se le notizie da twitter non mentono, si è trattato di un successo. Si parla di blackout in diversi quartieri di almeno una ventina tra le città maggiori del paese, oltre a tutta Teheran orientale dove sarebbe venuta a mancare completamente persino l'illuminazione stradale.

Ovviamente questo tipo di notizie va preso con il dovuto scetticismo. Ma se fosse vero sarebbe un tipo di lotta pacifica senza precedenti, nel modo e nel merito.

Il tutto si inserisce in una tre giorni di sciopero convocata dal direttivo del movimento con la scusa della meditazione religiosa, in occasione della nascita di Alì. Qui il governo ha preferito evitare il confronto e cercato di impedire che l'opposizione potesse "contarsi": ha dichiarato tre giorni di festa e la chiusura delle fabbriche e degli uffici pubblici.

Infine, per giovedì 09/07 pari al 18 del mese "Tir" del calendario persiano, sono state convocate manifestazioni in più di 200 città del paese. In caso di riuscita, ciò impedirebbe al governo di richiamare forze dalla provincia per la repressione a Teheran e rappresenterebbe un grosso problema logistico. Concentrazione, percorsi e orari sono presenti su diversi siti internet. Più che un insieme di marce, si tratterebbe di concentrarsi in alcune piazze o comunque presidiare le strade, con l'ordine assoluto di evitare di confrontarsi con le forze dell'ordine.

L'appoggio degli iraniani all'estero sta diventando sempre più concreto e utile a far superare ai residenti l'assedio da parte di un'informazione totalmente appiattita su posizioni governative: le notizie dall'Iran rimbalzano all'estero, e dall'estero tornano nel paese sotto forma di feed rss o di email. Gli email diventano altre email, oppure passano di mano in mano in forma di carta stampata o diventando dei banali volantini o tazebao.

Internet è estremamente lento e filtrato. Diversi gruppi di studenti iraniani all'estero hanno da tempo iniziato a mettere a disposizione i loro server per il tunneling, il che un po' aiuta.

L'SMS è di nuovo spento in tutto il paese: è stato attivo per un paio di giorni ma la telecom iraniana ha dovuto affrontare un boicottaggio assoluto da parte del movimento, anche per il timore che il contenuto dei messaggi venisse monitorato. Probabilmente la rete di telefonia mobile resterà attiva solo parzialmente per tutta la giornata di giovedì, in attesa delle manifestazioni.

Insomma, poche notizie sui media tradizionali, ma la situazione è tutt'altro che sotto controllo.

1 commento:

  1. grazie per le informazioni. Il Potere sulla gente oggi è forte e ha fatto tesoro delle lezioni avute in passato da noi che lo combattevamo ma il Movimento iraniano sta dando ua lezione al Mondo intero, compreso a noi vecchi rivoluzionari. Per questo dico "l'immagnaione al Potere". Sempre al fianco di chi lotta e viene arrestato e torturato per la libertà di autodeterminarsi la vita

    RispondiElimina