Io il disperato che si mette a danzare alla vista del pugnale"
Il testo che segue è stato postato sul sito "balatarin" 18 giorni fa, la sera prima della manifestazione in cui morirono Neda Agha Soltan e un sacco di altre persone che non sono diventate famose come lei. Il testo porta semplicemente la firma "hanaa". Lo vedo solo oggi e credo meriti di essere tradotto. C'è la traduzione in inglese poco sotto ma voglio che ne rimanga una traccia qui.
Domani parteciperò alla marcia. Forse diventerà violenta. Forse sarò una delle persone che saranno uccise. Sto riascoltando tutte le canzoni più belle della mia vita. Forse mi metterò a ballare su qualche canzonetta stupida. Ho sempre voluto avere delle sopracciglia sottilissime, sì, probabilmente farò un salto dal parrucchiere prima di andare.
Mi mancano due esami per finire gli studi, ma al diavolo la laurea. La mia mente è parecchio confusa. Ho scritto queste note sparse per le generazioni future, perché sappiano che non eravamo solo dei lunatici sentimentali. Perché sappiano che abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per migliorare la loro vita. Perché sappiano che, anche se i nostri antenati si sono arresi agli arabi e ai mongoli, non si sono mai arresi alla tirannia.
hanaa
Grazie, era bellissima
RispondiEliminaGrazie questo post lo manderò per primo ai miei nipoti e poi a tutti quelli che conosco. Che si ricordi. E' tutto quello che posso fare per essere come mi sento io con il cuore e con la mente a fianco di chi in Iran oggi lotta. Dovunque si affronta la tirannia si lotta anche per me. Mi riguarda. Sempre a fianco dei torturati ed arrestati
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