martedì 29 dicembre 2009

Le istituzioni della Repubblica Islamica

Noto - non senza piacere - l'aumento del numero di viandanti che buttano l'occhio in questa umile dimora. L'ospitalità persiana ha un protocollo molto rigido: prevede che l'ospite sia invitato almeno a prendere una tazza di tè e dei dolci, e che l'invito venga ripetuto con insistenza.

Una cosa di cui mi rendo conto ora è che proprio a causa dell'aumento dei contatti diventa necessario spiegare, a grandi linee, quali siano le istituzioni principali della Repubblica Islamica e in sostanza come abbia funzionato la vita politica ordinaria del paese prima della crisi. Consideratela una tazza di tè.

Se poi ho tempo cerco di scoprire come mettere il tutto in una specie di FAQ e linkarlo separatamente.

***

Il vero "capo dello Stato":

A capo dei tre poteri, e comandante supremo delle forze armate, si trova l'istituzione della "Guida della Rivoluzione". Il ruolo fu dell'Ayatollah Khomeini diciamo per acclamazione, ma la costituzione prevede che la Guida venga eletta dalla "Assemblea degli Esperti" [majlese khobregan - مجلس خبرگان - vedi sotto].

L'elezione è a vita. Il ruolo può essere rivestito solo da un Ayatollah, cioè da un teologo sciita di massimo grado [Ayatollah ol-Ozma - آیت الله العظمی]. Dal 1988 è in carica nel ruolo di Guida l'Ayatollah Alì Khamenei.

I poteri e le "linee guida" del ruolo vanno analizzate e capite bene, perché si tratta di uno dei punti più importanti del conflitto politico in atto.

La necessità costituzionale di un leader religioso fonda le sue basi su un concetto centrale per il pensiero politico dell'Ayatollah Khomeini: il concetto del "Mandato Assoluto del Teologo" [Velayate Motlagheye Faqih - ولایت مطلقه فقیه]. Va detto che questo concetto è frutto di una interpretazione (l'Islam è una religione praticamente priva di una "ortodossia" nel senso cristiano del termine). Tant'è che non mancano teologi sciiti che hanno criticato il concetto, persino in Iran.

Cercando di essere breve: i difensori radicali del ruolo di "Guida" sostengono che chi lo riveste è il rappresentante vivente del Mahdì, insomma che si tratta di un'investitura divina e che il ruolo dell'Assemblea degli Esperti è solo quello di "scoprire" colui che Dio ha già scelto.

Non mancano le critiche a questa posizione, che è tutt'altro che universalmente accettata o necessaria. Intanto sparerei sulla croce rossa (ma son sempre 10 punti...) se dicessi che le strade del paese sono oggi in mano di milioni e milioni di critici che esprimono il loro scetticismo in un argomentato "morte a Khamenei".

Non mancano nemmeno critiche giuridiche e teologiche (Mohsen Kadivar). Ma a mio modesto parere la contraddizione più palese sta proprio nella costituzione della Repubblica Islamica: lo stesso testo che dà quel po' po' di potere al Leader, negli articoli 109 e 110 della costituzione stabilisce che l'Assemblea degli Esperti possa revocare l'incarico.

A questo punto o si ammette che Dio in quel caso ha cambiato idea (non sorprendetevi, il concetto esiste nella teologia islamica, e si chiama "bid'ah" [بدعة‎], ma resta un punto teologico assai problematico col quale in genere si preferisce non aver a che fare), oppure si ammette che il ruolo non è previsto avere natura divina e che è puramente immanente.

Riassumendo: il ruolo costituzionalmente previsto di Guida della Rivoluzione oggi è fortemente in crisi e molto probabilmente non sopravvivrà a Khamenei.

L'Assemblea degli Esperti:

Come spiegato dettagliatamente sopra, l'Assemblea degli Esperti ha il potere di eleggere, annullare una decisione, o addirittura sollevare dall'incarico il Leader. Ma tutto questo non è mai accaduto proprio per evitare uno scontro tra due delle più alte istituzioni dello stato.

L'Assemblea è costituita da un centinaio di membri eletti su base regionale a suffragio universale ogni 8 anni. La Costituzione non prevede particolari requisiti per la candidatura, ma successivi regolamenti interni hanno imposto il requisito di approfondita conoscenza della legge islamica aprendo la strada ad un vaglio censorio delle candidature da parte del Consiglio dei Guardiani [showraye negahban - شورای نگهبان - vedi sotto].

L'Assemblea è attualmente presieduta dall'Ayatollah Rafsanjani, che ha posizioni moderate ed è in aperto contrasto con il presidente Ahmadinejad, uomo di Khamenei.

Consiglio dei Guardiani:

E' composto da 12 membri, sei dei quali nominati dalla Guida, e gli altri 6 eletti dal Parlamento [Maljes - مجلس] tra un gruppo di candidati indicato dal capo del potere giudiziario (a sua volta nominato dalla Guida...).

Poteri: veto su qualunque candidatura al Parlamento e alla Presidenza, veto su qualunque legge o decreto del parlamento o del governo. In pratica è l'organo esecutore di un potere di veto il cui mandante è Khamenei. In una delle ultime elezioni del Parlamento ha negato la candidabilità a 3000 candidati riformisti, praticamente consegnando il parlamento ai conservatori.

Inoltre è di sua responsabilità la supervisione e l'appello durante lo svolgimento delle elezioni, ruolo che nell'ultima tornata elettorale ha svolto in modo quanto meno discutibile.

Consiglio per il discernimento dell'interesse dello Stato:

Nome splendido. Per il resto un organo di pura consultazione in contatto con il Leader e da lui nominato, e quindi senza alcun potere istituzionale concreto. E' presieduto sempre dall'Ayatollah Rafsanjani.

Il Majles:

Il Parlamento. L'istituzione politica più antica del paese tra quelle attualmente in attività, nata nel 1906.

Concentra in sé il potere legislativo, quello di fiduciare o sfiduciare un governo, di approvarne o rifiutarne i decreti, e quello di togliere il mandato del Presidente per impeachment.

Unicamerale, attualmente conta 290 membri eletti a suffragio universale. Ma le candidature devono essere autorizzate dal Consiglio dei Guardiani. In questo momento il gruppo dei conservatori detiene la maggioranza con 170 seggi, mentre gli altri seggi sono divisi tra riformisti e indipendenti.

Il Presidente:

Capo dell'esecutivo. Nomina il premier e i ministri e li invia per la fiducia al Parlamento e coordina il lavoro dei ministeri. Eletto a suffragio universale su base uninominale, a doppio turno in caso di mancato raggiungimento della maggioranza assoluta. Resta in carica per 4 anni e per un massimo di 2 mandati.

Attualmente la carica è rivestita da Mahmoud Ahmadinejad.

***

Fine del servizio pubblico!

Concludo con una nuova nota di demerito per il TG3. Questione di sfortuna dato che non guardo mai nessun TG se non un paio di volte la settimana il TG3 e La7.

Il servizio fa vedere scontri per la strada e commenta "immagini che la maggioranza degli iraniani non vedrà mai".

Ma perché questa gente non prova a lavorare? ogni tanto dico... può essere bello, persino gratificante. Invece mi trovo a fare io gratis un lavoro che questi sarebbero pagati per fare. Ma brutto cretino! la maggioranza degli iraniani è l'attore di quelle immagini! ne vede di quelle che tu non vedrai mai, tutti i giorni!

Stiamo parlando e ascoltando "ocolingo" da anni e non sappiamo nemmeno quando è cominciata.

4 commenti:

  1. Tutto molto chiaro, grazie.
    Mi permetto di suggerirti un post analogo sulle diverse milizie (Pasdaran, Basij, Haydaryan...) e sul loro ruolo: sarebbe estremamente utile.

    RispondiElimina
  2. Pienamente d'accordo sull'utilità, e pensavo di fare qualcosa domani.

    Qualche problemino in più sul lato delle mie conoscenze, perché si tratta di una galassia estremamente composita proprio per la sua natura originariamente volontaristica.

    Anche se ho idea che recentemente sia avvenuta una qualche forma di semplificazione (ad es. lìinquadramento dei Basij nella Sepah). Ma ne parlerò domani.
    Ciao.

    RispondiElimina
  3. Grazie per la chiarezza, un dono dato a pochi.

    Mi permetto qualche commento riguardo la guida della rivoluzione che e costituzionalmente il capo dello stato (senza bisogno di virgolette).. il fatto singolare e che la costituzione (1) non richiede che il leader sia iraniano, nella logica di un rappresentante divino che puo essere da ovunque (2) ritiene che il leader assume il leadership non solo del'Iran ma della Ummah Islamica. Roba interessante per i constituzionalisti e amatori di fantapolitica.

    Nel sistema iraniano c'e un soffisticatissimo insieme di checks and balances che non sta fuzionando perche da giugno e in scena un coup contro la costituzione.

    Saluti,
    Malek

    RispondiElimina
  4. Certamente una figura singolare, con dei curiosi risvolti. Non più di sei mesi fa Mesbah Yazdi ha dichiarato che l'intera umma islamica deve obbedienza al Vali-e Faqih oppure è "murtadd", apostata.

    PS: in effetti le virgolette andavano più sullo "stato" che sul "capo", proprio per il concetto di Stato che è proprio del khomeinismo e che va ben al di là dei confini nazionali.

    Ciao

    RispondiElimina