lunedì 29 giugno 2009

Tourjan...

... è una località del Kurdistan. In quella località, durante il conflitto con l'Iraq, cadeva un milite di 24 anni in servizio nella brigata dei Pasdaran di Saqqez. Il figlio di quel ragazzo, nato nel 1981, è uno studente di teologia di Qom ed è un blogger. Il suo blog si chiama, appunto, Tourjan.

Traduco alcuni brani dal suo ultimo post intitolato "Il destino dell'Iran nelle mani di Qom e Teheran".

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[...] Gli eventi senza precedenti delle ultime due settimane rappresentano certamente un momento cruciale della storia contemporanea di questo paese.

La città di Qom è rimasta al riparo dalle recenti convulsioni. A parte alcuni gruppi di persone che contestavano l'esito delle elezioni, contestazioni peraltro prontamente sedate dalla polizia, la pubblicazione dei risultati non ha riscaldato particolarmente gli animi, né in un senso né nell'altro. Tuttavia negli ultimi giorni si stanno succedendo una serie di incontri molto riservati tra i grandi marjà della città, nell'intento di far superare al paese questa grave crisi e di trovare soluzioni eque.

Va detto che, con l'eccezione dell'Ayatollah Nouri Hamedani, nessun marjà ha ancora inviato gli auguri ad Ahmadinejad, e già questo è un fatto senza precedenti. Nei proclami emessi dai marjà i temi più ricorrenti sono: riconciliazione nazionale, inviti alla calma, al rispetto della legge, alla logica, raccomandazione di astenersi dall'ira e dalla violenza nei confronti dei contestatori, e infine la gratitudine per la partecipazione senza precedenti alle elezioni.

Al suo ritorno dal pellegrinaggio alla Mecca, l'Ayatollah Seyyed Abd'ol Karim Musavi Ardebili è stato molto attivo nel cercare una soluzione alla crisi. Le sue attività e le sue attuali posizioni politiche sono estremamente importanti, in quanto si tratta di un rivoluzionario della prima ora insediato dall'Imam stesso nel Consiglio della Rivoluzione Islamica.

Il Consiglio era composto da personalità eminenti della Rivoluzione Islamica posti a dirigere il paese tra il 1979 e il 1980. Ne fecero parte anche l'Ayatollah Rafsanjani e Mir-Hossein Moussavi. L'Ayatollah Musavi Ardebili è stato anche uno dei fondatori del partito della Repubblica Islamica e, dopo il martirio dell'Ayatollah Beheshti, fu posto a capo del potere giudiziario del paese e vi rimase finché l'Imam era in vita.

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Tra gli altri marjà molto attivi c'è Seyyed Moussa Shubairi Zanjani, che ha avuto incontri riservati con l'Ayatollah Safi Golpayegani. La cosa è degna di nota dato che l'Ayatollah Shubairi normalmente è molto lontano dall'attività politica, pur avendo un'importante cattedra teologica a Qom.

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A Teheran, domenica 28 giugno si è celebrato il 28esimo anniversario del martirio dell'Ayatollah Beheshti nella moschea di Qoba. Gli elettori di Moussavi hanno partecipato numerosi alle celebrazioni, nonostante la pesante atmosfera di repressione. Va detto che la famiglia di Beheshti è molto vicina a Moussavi, in particolare i due figli sono tra i consiglieri più intimi del candidato. Nonostante si trattasse di una manifestazione autorizzata, la polizia ha circondato la moschea e caricato più volte per disperdere la folla.

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Tra le migliaia di persone intervenute alla cerimonia, erano presenti anche Effat Mor'eshi e Faezeh Rafsanjani (moglie e figlia dell'Ayatollah Rafsanjani), Zahra Eshraqi (nipote dell'Imam Khomeini), Neda Moussavi Bojnourdi e suo figlio Ahmad Mostafavi (moglie e figlio di Hassan Khomeini). E' intervenuto anche il candidato presidenziale Mehdi Karroubi, assente Moussavi per il traffico, ha parlato dopo il figlio di Beheshti da un telefono cellulare.

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Dopo le cariche della polizia, migliaia di persone si sono allontanate dalla moschea marciando in direzione sud. La fila era preceduta da un religioso di mezza età al quale avevano chiesto di guidarli. La folla era talmente disciplinata che, arrivati a destinazione in via Sharverdi Nord, il religioso li ha pregati di disperdersi e la folla, dopo aver dedicato un coro di ringraziamento al mullah, si è immediatamente sciolta.

E' davvero ingiusto e miope vedere questi episodi e non accorgersi della loro importanza. Gli incidenti delle ultime due settimane, con tutte le loro amarezze e le loro tragedie, hanno dato vita a momenti gloriosi e nobili. Non volerli vedere è dannoso per la nazione e per lo stato.

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4 commenti:

  1. Grazie. Leggendoti mi arrabio di più, se possibile con il sito Comedonchisciotte. Ma lasciamo perdere.

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  2. anche questo ragazzo e' pagato dalla CIA, evidentemente ;)

    un bell'articolo del Guardian (non so se gia' linkato)
    http://www.guardian.co.uk/commentisfree/cifamerica/2009/jun/24/iran-ahmadinejad-mousavi-us

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  3. il link sembra avere problemi
    http://snipurl.com/l63r0

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