
In realtà si tratta di Seyyed Hossein Mir Kazemi, visto nella seconda foto nella sua veste di amministratore

Nella terza immagine (mi scuso per la qualità) si vede un documento bancario che spiega come sia stata premiata tanta disinteressata fedeltà alla causa dei lavoratori sfruttati dall'imperialismo: l'azienda amministrata dal compagno è debitrice verso le banche pubbliche dell'equivalente di 170.000.000 di euro, ed è il principale debitore della filiale della banca Keshavarzi in questione.
Nel curriculum del Seyyed risultano anche altre azioni di autodifesa proletaria, tra i quali la partecipazione alla repressione dei movimenti studenteschi dell'estate del 2000, e la bastonatura di Mostafà Taj Zadeh (deputato riformista) nell'aeroporto di Khorramabad.
prima di tutto "grazie"
RispondiEliminasecondo, la situazione in Iran mi sta deludendo. la gente è morta ed è disposta a morire per ottenere i suoi diritti ma le cose resteranno come sono.
hanno arrestato anche i parenti di "Neda Aghsoltan".
che casino.
Peggio, li hanno espulsi da Teheran. Se li avessero arrestati avrebbero un tetto!
RispondiEliminaPer la serie il peggio del peggio, segnalo un editoriale degli antiimperialisti di Workers World (sedicenti marxisti-lenisisti) che sostengono che Neda non era fra i maniferstanti, passeggiava per i fatti suoi, magari adorava ahmadinejad ed è stata uccisa dalla CIA d'accordo con chi ne ha ripreso la morte:
RispondiEliminahttp//www.workers.org/2009/editorials/neda_agha-soltan_0702
Per ci non li conoscesse, i pricipali esponenti di questo gruppo di farabutti sono i noti attivisti Ramsey Clark, John Catalinotto, Sara Flounders, Tersa Gutierrez. Per anni si sono entusiasmati per le milizie settarie addestrate dai bassji che hanno ripolito etnicamente l'iraq, ora si spellano le mani per applaudire i bassji che massacrano il popolo iraniano. Moltissimi siti anti-imperialisti (hahhaha) e alternativi (alla realtà), che si solito di workers world se ne fregano, oggi stanno postando questo liquame di fogna.
PS. mi scuso, nel link all'editoriale di workers world non ho messo i due punti [:] dopo http. Per gli amanti dell'orrido che lo vogliano leggere vanno aggiunti al link sopra (non so perchè, nei commenti non mi funziona il copia e incolla, quindi devo trascrivere a mano).
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