martedì 23 giugno 2009

Troppo stanco per il post che volevo fare ma...

...ci sono lo stesso due notizie interessanti. La prima riguarda questo signore:

Si chiama Alì Fazli ed è un generale dei Pasdaran. Non sta facendo l'occhiolino a una ragazza, è un eroe ferito nella Santa Difesa (la guerra con l'Iraq insomma). Ha una sua pagina su Sajed, il forum dei reduci di quella guerra.

Risulta da diverse fonti che costui abbia ricevuto da Khamenei l'ordine di dirigere la repressione coi suoi uomini. Dato che è uno che in guerra c'è stato per davvero evidentemente ha le palle grosse, e avrebbe fatto una sonora pernacchia alla Beneamata Guida.

Secondo la fonte si troverebbe agli arresti in un luogo ignoto. La notizia non è confermata ma è riportata da diversi giornali e notiziari.


Sempre collegato alla scomparsa e/o arresto di Fazli, vi sarebbe stato poi un altro rumoroso scricchiolio nell'Arma dei pasdaran. Questa volta si tratterebbe del generale Haji Saeed Ghassemi (foto qui a destra), ex comandante delle brigate Al-Qods. Per capirci: sono quelli che hanno addestrato Hezbollah in Libano e addestrano gli uomini di Muqtadà As-Sadr in Iraq.

Il Haji avrebbe avuto un incontro informale con altri 16 comandanti dei Pasdaran della vecchia generazione, e in quella riunione avrebbe espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione attuale definendola "vergognosa e lontanissima dai desideri dell'Imam Khomeini". Avrebbe poi aggiunto che in caso di una maggiore insistenza di Khamenei sulla via della repressione bisognerebbe unirsi al popolo.

La notizia non può essere ufficiale ovviamente, ma è riportata praticamente in tutti i blog e notiziari che si oppongono a Khamenei e Ahmadinejad. Se son rose fioriranno

4 commenti:

  1. Caro Aramesh,

    Innanzitutto, grazie per questo blog, che, personalmente, mi permette di avere un'idea un po' più chiara della questione iraniana.
    Approfitto biecamente della possibilità di commentare per farti una domanda: secondo la tua opinione e le tue fonti, quanto l'affaire Iran è completamente iraniano? Voglio dire, quanto si sente l'influsso della comunità internazionale, degli Stati uniti (non necessariamente i servizi)... Quanto e come, insomma, c'azzeccano tutti i non iraniani in questa storia?

    RispondiElimina
  2. " shoraye negahban" ha detto che le elezioni sono corrette e che non c'é nessun broglio.
    che succederà ora? tutti questi morti per nulla? non usciranno piu'? Montazery ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. Ho paura che la sonora pernacchia l'abbia fatto AhmadiNejad a noi...

    RispondiElimina
  3. @delaram

    Nulla è prevedibile, soprattutto in una situazione fluida come questa. In queste situazioni si tira semplicemente a indovinare perciò tanto vale fare come me che getto delle monetine e consulto I Ching :-)

    Le variabili sono tantissime. La figlia di Rafsanjani è stata liberata dopo un giorno. Nessuno ancora ha osato toccare "Akbar Shah", che va e viene da Qom, e fa e disfa alleanze coi i grandi vecchi contro Khamenei, insomma fa un po' quello che gli pare. Chi lo tocca? Vedi la notizia diffusa ieri su tutti i giornali (io l'ho letta su Al Arabiya) sul fatto che l'Assemblea degli Esperti sta pensando in futuro a una "gestione collegiale" del ruolo di Guida.

    Prova solo a pensare alle infinite variabili:
    tra un mese Khamenei muore e l'Assemblea degli Esperti decide che la Guida è - che so - Montazeri! Che succede? I Pasdaran entrano a Qom arrestano l'intera Assemblea degli Esperti? Scatenano un "dasteh" a gridare "morte all'assemblea degli esperti"? Lo possono fare anche quegli altri... sono dei mullah non dimenticare. E l'esercito che fa?

    Insomma non è possibile fare previsioni. L'unica cosa possibile è consoscere il presente in modo più o meno corretto.

    RispondiElimina
  4. @nomero

    Grazie, troppo buono!

    Per quel che concerne l'intervento "esterno", la precisazione che hai fatto è importante. In un post di alcuni giorni fa ho proprio parlato di questo: a mio parere la battaglia sul fronte dell'informazione è stata vinta dall'opposizione grazie a una sua maggiore dimestichezza con i nuovi media, mentre il governo sta usando i classici mezzi di comunicazione di massa che vengono ormai unanimemente identificati come inaffidabili e schierati. Dentro e fuori dal paese.

    Non che la comunicazione via social network risulti meno "a senso unico", anzi, praticamente è monopolizzata da una parte sola. Ma è interattiva, e nessuno pribisce l'ingresso a un Bassij. Questo è un vantaggio strategico notevole: dà impressione di maggiore affidabilità.

    Come dissi su un altro forum, in realtà l'aiuto all'opposizione arriva a livello "micro", da singoli iscritti dei social network che aiutano i loro contatti. In pratica i singoli cittadini occidentali aiutano l'opposizione iraniana perché quelli dell'opposizione sono gli unici che gli parlano.

    Ovviamente a questo si aggiunge anche il fattore ideologico generale. L'identità di "classe": si tratta di due borghesie perciò con interessi simili. Però non va fatto l'errore di considerare il confronto politico iraniano attuale un "conflitto di classe", come molti vedo che fanno.

    E' su questo argomento il post impegnativo che avevo deciso di procrastinare. Uscirà oggi inshallah :)

    RispondiElimina