domenica 21 giugno 2009

Il "bonhomme occidental" fa molta fatica a capire...

...ma se questi vogliono maggiori diritti e libertà individuali, come mai tutte le notti gridano Allahu Akbar e portano sul petto la foto di Khomeini?

Ecco il punto. La situazione è sfuggente per chi non ha una buona conoscenza della società e della politica iraniana degli ultimi trent'anni. Il "bonhomme occidental", l'homo occidentalis, non capisce. Così giudica coi suoi parametri euro centrici e finisce per dire e pensare un mucchio di minchiate. Anche quando guarda da estrema sinistra.

Cominciamo col negare un luogo comune: la Repubblica Islamica non è un "regime" se non nel senso europeo del termine. Forse è la cosa più democratica che l'Iran abbia mai avuto. Semmai non è liberale, e non è solo una questione di terminologia.

Ovviamente non è permesso formare partiti marxisti, liberali, laici, socialdemocratici o monarchici. Tutto questo è "fuori" dalla Repubblica Islamica. Ma tra i partiti che erano "dentro" la repubblica islamica la competizione c'è sempre stata ed è stata sostanzialmente onesta. Questa volta però stiamo assistendo ad una cosa diversa.

Lo spiegherò traducendo una lettera dell'Ayatollah Bayat Zanjani a Moussavi. La lettera è pubblicata sui siti di entrambi. Va premesso che l'Ayatollah Zanjani non è un frillo qualunque: è un Marjà' (مرجع) cioè è fonte del diritto canonico sciita. Da un punto di vista strettamente teologico e canonico, il suo rango è superiore a quello di Khameneì.

Cosa dice il marjà'? Ecco alcuni passi significativi riassunti e tradotti:

***

In nome di Dio, il Clemente e il Misericordioso

Ho seguito in modo abbastanza approfondito gli eventi di questa consultazione elettorale. [...] Devo dire che in passato ho ricoperto ruoli pubblici che mi hanno consentito di verificare un certo grado normale di irregolarità in ogni tornata elettorale, tuttavia le irregolarità di questa decima consultazione sono senza precedenti. E' stata commessa un'ingiustizia ai danni di moltissime persone di questo paese.

Da tempo è mancata la nostra Guida Beneamata l'Imam Khomeini, e sembra che molte persone insieme al suo corpo abbiano sepolto anche i suoi ideali. Non intendo affatto dire che non vi fossero ingiustizie prima del 1988 ma, finché l'Imam era vivo, non era certo possibile aggirare la legge in questa maniera, reprimere duramente chi si lamentava e per di più aizzargli i mezzi di comunicazione contro. [...]

Io da anni vado ripetendo il concetto che il nostro stato si sta progressivamente allontanando dal sentiero e dai pensieri dell'Imam, e metto in guardia da un graduale instaurarsi di un pensiero che avrebbe trovato in Khomeini un acerrimo nemico: un pensiero che non ha altri sbocchi se non la trasformazione della Repubblica Islamica in un Regime Islamico, e che alla fine del suo percorso distruggerà sia la fede che gli averi della gente.

Io, mentre dichiaro di appoggiare la sua causa, le ricordo alcuni concetti:

1) Coloro che le hanno dato il loro voto desideravano vederla giurare di fronte a Dio e a loro stessi che lei avrebbe difeso i loro diritti. Consideri questo stesso giorno come il giorno in cui ha pronunciato quel giuramento. [...]

[n.d.t.: da qui in poi il Marjà' cerca di applicare il concetto sciita - o forse musulmano - di "proibizione dell'empietà" (نهی منکر) alla situazione politica che si è venuta a creare].

2) In questa situazione è necessario a tutti impedire l'insorgere delle ingiustizie. I servitori fedeli dello stato debbono attenersi assolutamente a questo concetto, altrimenti saranno accusati dal popolo di essere a loro volta complici dell'ingiusto. In questi giorni l'obiettivo è quello di salvaguardare il patto della repubblica Islamica col popolo, patto unilateralmente disatteso.

3) I singoli cittadini che si sono alzati a difendere i propri diritti, soprattutto i giovani, considerino questo loro atto come un unico e grandioso atto di "proibizione dell'empietà". Tuttavia essi si dovranno sempre muovere all'interno del quadro della legalità. Sappiano che coloro che hanno usurpato i loro diritti desiderano presentarli come teppisti e delinquenti: stiano perciò attenti a che non si formino pericolose sovrapposizioni tra l'atto di proibizione dell'empietà, e la delinquenza.

Ciò che deve essere chiaro, è che il vostro avversario non è un candidato elettorale o un certo gruppo di interesse. Il vostro nemico è una visione del mondo errata e deviata che considera lecito raggiungere una finalità santa con mezzi impuri.

Considerate questa visione del mondo il vostro vero nemico, e nemico della Religione di Dio e successivamente condannate coloro che ne sono portatori. Dico sempre ai giovani che il vostro slogan in questi tempi deve essere: per raggiungere finalità sante non si devono adoperare mezzi impuri.

[...]

Sia pace ai retti servi di Dio
Ayatollah Assadullah Bayat Zanjani

***

Sembra evidente che in Iran abbiamo due mondi ideologici a confronto. Per rendere la cosa più comprensibile, possiamo fare un paragone col mondo laico occidentale, perché questo conflitto esiste anche qui tra noi.

C'è un momento in cui, in nome della "lotta al terrorismo", l'occidente ha iniziato a tradire sfacciatamente i principi della "religione liberale". E' inutile ricordare Guantanamo, Abu Ghraib, i bombardamenti quotidiani sui civili considerati "effetti collaterali" dei bombardamenti...

Il concetto inespresso che accomuna il Marjà' - che rappresenta la parte migliore del mondo sciita - con la parte migliore del mondo occidentale, quella parte che non accetta deroghe alle libertà e ai diritti dell'uomo, è proprio questo: se per sconfiggere il male io devo diventare un cattivo musulmano, allora tanto vale che vinca il male. Perché se i musulmani smettono di essere puri nelle loro opere pur di raggiungere un obiettivo, allora il male ha vinto comunque.

C'è molto di più che una semplice presidenza in gioco.

1 commento:

  1. quello che ha detto khamenei nella preghiera di venerdi' era inaspettabile. chi lo protegge? sembra molto sicuro dei fatti suoi.

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