martedì 5 gennaio 2010

Nell'attesa dell'11 febbraio

Quando il regime si militarizza una regola è quella di non farlo governare, seguendo metodi lotta meno costosi in termini repressivi. Se ciò riesce si allarga la base di consenso del movimento, e il fronte avverso si radicalizza e perciò si divide.

Lo dissi a luglio, e i fatti mi diedero ragione. Allora, sbirciando qua e là, mi capitava di notare commenti che al contrario parlavano di una situazione sulla via della stabilizzazione. Questi commenti erano dettati in parte da una profondissima ignoranza della realtà del paese, e in parte dal malcelato desiderio. E comunque erano generalmente superficiali quando non apertamente stupidi.

Gli autori degli stessi commenti il giorno dei funerali di Montazeri e il giorno dell'insurrezione di Ashura saranno cascati dal pero. Che disdetta... in Iran accadevano ancora delle cose. Grosse cose impreviste (da loro). Cose dotate dell'impietosa concretezza che solo la realtà possiede, quando prende a martellate le vane fantasie.

Ma i fatti di fine dicembre non hanno sorpreso chi ha seguito l'evoluzione del movimento e delle sue iniziative: alla crescita organizzativa del movimento, al suo dotarsi di una struttura esecutiva di tipo "post-disciplinare" senza punti di riferimento, adatta a sfruttare al massimo gli strumenti di comunicazione del 21esimo secolo, il regime era in grado di opporre solo la repressione e la propaganda centralizzata. Come se fossimo ancora ai tempi del tumulto dei Ciompi.

E ora ripeto la stessa cosa: quando lottare per la strada costa troppo si seguono altre vie per rendere il paese ingestibile per il governo. Il fine di questo articolo è quello di fare alcuni esempi.

1) Università:

Nei giorni scorsi il dormitorio dell'università di Mashhad era stato attaccato da "quelli in borghese", ci sarebbero stati anche dei morti, un paio dicono. Gli studenti delle università del paese hanno cercato modi concreti per mostrare la loro solidarietà. L'iniziativa sulla quale si è trovato il consenso più ampio è stata quella di boicottare le sessioni d'esame invernali. Così nella sola Amir Kabir settimana scorsa sono stati annullati 40 sessioni di esame per mancanza di esaminandi.

I servizi di sicurezza delle università (di nomina ministeriale) hanno perso l'autocontrollo e cominciato a convocare - "a muzzo" - gruppi di studenti che non si erano presentati alle sessioni d'esame, intimandogli di autodenunciarsi al servizio investigativo della polizia per approfondire possibili loro collegamenti con l'attività sovversiva.

Ora, chiunque si rende conto che in questo modo servizi di sicurezza cadono nel ridicolo, perché non è compito loro occuparsi delle presenze agli esami, e poi uno non è sovversivo perché salta un esame. Così gli studenti convocati disobbediscono e non si vanno ad autodenunciare.

Interviene quindi il ministero dell'istruzione, e a questo punto il governo ha la schiuma alla bocca: d'autorità il ministro fa mettere "zero" sul libretto agli studenti assenti, in corrispondenza dell'esame saltato. Ma, dato che valutare il grado di preparazione scientifica degli studenti è compito esclusivo dei docenti e non del ministero, ora anche i docenti protestano e entrano in agitazione a fianco degli studenti!

2) Biscardi:

Ve la racconto così come l'ho saputa io, e siamo davvero nel regno del situazionismo più puro.

C'è una trasmissione calcistica molto popolare il martedì sera che inizia intorno alle 22:30 e va avanti fin oltre l'una. Ieri sera fanno una specie di sondaggio: perché la nazionale non è più quella di prima? e chiedono di votare tre possibili risposte via SMS.

Con pochissimo tempo per pianificare, i ragazzi, senza conoscere la domanda della serata, si erano accordati per votare tutti in massa la terza risposta (che poi s'è rivelata essere la più assurda, aggiungendo un effetto comico). In uno degli ultimi aggiornamenti la terza risposta aveva più di 1.4 milioni di voti e il numero degli SMS ricevuti aveva polverizzato qualunque precedente record della trasmissione. Dico in uno degli ultimi aggiornamenti perché la trasmissione è stata interrotta in anticipo, ma il messaggio è arrivato.

Ma non è finita. Alcuni blog birichini oggi hanno pubblicato un testo finto, fatto riferire a un "sito vicino al governo", in cui l'autore si lamenta di estesi brogli durante le operazioni di spoglio degli SMS, che da alcune circoscrizioni erano arrivati più SMS delle SIM card esistenti, che il minimo che il popolo ora accetta è che la scelta numero 1 venga dichiarata vincitrice dalla TV nazionale...

Insomma siamo di fronte a della grandissima autoironia nel pieno di una situazione tragica. Stamattina non riuscivo a smettere di ridere.

3) E' moneta ciò che viene usato negli scambi:

Ho già parlato in precedenza dell'iniziativa, avviata intorno a luglio, di usare le banconote come "medium" per diffondere gli slogan, simboli e le parole d'ordine del movimento tra la popolazione.

Ci sono sviluppi. Il numero delle banconote recanti simboli e slogan del movimento è ormai immenso. Sicché la banca centrale ha deciso di ritirarle dalla circolazione, data ultima dopodomani.

Leggo ora alcuni punti di un comunicato che viene distribuito in queste ore: da dopodomani i simpatizzanti del movimento riinizieranno a scrivere in verde sulle banconote. La loro intenzione è quella di scambiare comunque le banconote dichiarate non valide dalla Banca Centrale, e in prospettiva di non accettare le banconote che non abbiano sopra delle scritte in verde (quest'ultimo passo forse è un po' più complicato da far rispettare a tutti, ma è carino).

Ora, da chi ha studiato economia per qualche annetto: se l'iniziativa riesce anche solo in parte, si formeranno due circuiti monetari paralleli. Tutto ciò che avrà a che fare con gli enti pubblici userà e riceverà banconote "pulite", mentre tra i privati si scambieranno le banconote "segnate".

La moneta segnata, cioè, lungi dallo sparire, continuerà a circolare. Ma il governo non la potrà utilizzare, e dunque emetterà moneta nuova. Come risultato aumenterà la massa di circolante, con un probabile effetto inflattivo (che sarà "colpa del governo"). Vedremo.

***

Cominciamo a farci un idea di ciò che significa "organizzazione " e "propaganda" nella prassi di lotta adottata dal movimento: spingere il governo su posizioni di illegalità o anche solo di scelte scomposte quando non disperate, ed allargare per questa via la base di consenso. Una cosa che va avanti da mesi, anche se sul telegiornale non lo vedete.

2 commenti:

  1. Posso sapere qual'era la terza risposta del sondaggio? :))

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  2. Mi pare che le tre risposte fossero: 1) "colpa della federazione" - 2) "colpa degli arbitraggi" - e 3) "sono finiti i buoni giocatori".

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