giovedì 23 settembre 2010

"Sakineh Americana" un cazzo!

Ahmadinejad ha ragione quando dice che l'occidente si è mobilitato per Sakineh e non per la semi-malata di mente della Virginia condannata a morte. E certo in entrambi i paesi il sistema giudiziario, e in particolare la condanna a morte, è profondamente classista. E' raro trovare ricchi nel braccio della morte, sia in Iran che negli USA. Ma le somiglianze finiscono qui e finisce qui pure la ragione di Ahmadinejad, che ha torto su tutto il resto.

Non voglio soffermarmi troppo (ma bisognerebbe farlo) sul fatto che contro Mohammad Mostafai avvocato di Sakineh è stato emesso un mandato di cattura perché, incredibile per un avvocato, ha cercato di difendere la sua rappresentata. Mentre non mi risulta che l'avvocato americano sia latitante.

Il punto era e rimane quello del crimine ritenuto meritevole di morte nei due sistemi giuridici: negli USA la pena di morte è comminata solo per l'omicidio, in Iran per una serie di reati che in occidente al limite coinvolgerebbero la buoncostume.

Certo, la versione ufficiale è che Sakineh è stata condannata a morte per omicidio. Il problema è che nessuno può essere condannato a morte per omicidio, in Iran, se i legittimi eredi della vittima non chiedono esplicitamente la pena di morte. Giusto o sbagliato, questa è la legge in Iran.

Ora caso vuole che i legittimi eredi della vittima - il marito di Sakineh - siano i figli di lui e della donna. Questi NON hanno chiesto la pena di morte per la loro madre anzi hanno chiesto esplicitamente la grazia. In questi casi in genere la pena prevista è l'ergastolo. Il giudice però l'ha condannata a morte lo stesso per un secondo reato che prevede la pena capitale: l'adulterio.

Quindi riassumiamo: l'omicidio commesso da Sakineh per la legge iraniana doveva essere punito con l'ergastolo (*), perché gli eredi della vittima non hanno chiesto la pena capitale. Ma lei è stata condannata a morte per un secondo reato capitale: l'adulterio. La donna malata di mente americana è stata condannata a morte per omicidio.

E' questa la differenza, cretino di un Ahmadinejad!

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Rettifica parziale dopo essermi informato meglio: per il reato di concorso in omicidio la donna è stata condannata a dieci anni di carcere.

2 commenti:

  1. Sulla vicenda di Sakineh si detto di tutto ma niente con questa limpidezza.

    Malek

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  2. Il titolo del post è abbastanza chiaro e conciso. Mi sembra non ci sia nient'altro da aggiungere.

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